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L’ascaridiosi è un’infezione intestinale che può colpire il nostro amico a quattro zampe durante l’arco della sua vita, ma maggiormente quando è ancora in età giovanile.
Questa infezione è causata dai cosiddetti “ascaridi”, comunemente noti come una delle varie famiglie di parassiti che possono stabilirsi all’interno dello stomaco e dell’intestino tenue del cane.
Gli ascaridi possono raggiungere anche una lunghezza di 16 centimetri e appaiono all’occhio umano come dei semplici vermi di colore bianco.
Gli esemplari adulti di questi vermi vivono solitamente nell’intestino dell’animale, dove si cibano del suo contenuto.
Una volta stabilitisi in quella zona, per evitare di essere espulsi, effettuano dei particolari movimenti che possono portare a forti irritazioni della mucosa enterica.
Come si contrae
Le specie di ascaridi che colpiscono più frequentemente i cani domestici sono essenzialmente due: Toxoscaris leonina e Toxocara canis.
Il ciclo di vita di questi parassiti, come suddetto, si sviluppa principalmente all’interno dell’intestino tenue dell’animale.
Qui gli esemplari maschi e gli esemplari femmine si accoppiano portando alla deposizione di centinaia di migliaia di uova che verranno poi espulse tramite le feci del cane.
Dall’intestino questi parassiti posso spostarsi ad altri organi (come il fegato) fino ad arrivare alla loro meta finale, i muscoli del nostro peloso amico.
Solitamente, le modalità di contrazione di questi parassiti sono quattro:
- dalla nascita, quando la madre del cucciolo presenta questa problematica può trasmetterglieli quando il piccolo si trova ancora nella pancia;
- ingerendo la carcassa di altri animali infetti come topi o altri piccoli roditori;
- annusando e/o leccando porzioni di terreno con un’alta concentrazione di questi vermi;
- ingerendo feci di altri cani in cui siano presenti le uova di cui sopra.
Sintomi e diagnosi
Essendo questi parassiti la causa principale di problematiche “interne” al corpo del nostro amico a quattro zampe, risulta essere sempre un po’ ostico riconoscere dei sintomi visibili.
La risposta, come spesso accade, si trova nell’attenta osservazione, da parte del proprio padrone, dell’animale.
Vi sono infatti, oltre a svariati comportamenti inconsueti del cane , anche alcuni cambiamenti a livello fisico che possono mettere in allarme i padroni.
L’animale, infatti, se giovane, tenderà a crescere in maniera molto lenta ed inusuale rispetto alle normali tempistiche, se invece parliamo di un cane in età avanzata si potrà notare un preoccupante dimagrimento.
Altri sintomi osservabili che possono fungere come campanello d’allarme dell’insorgere di questa infezione da parassita sono:
- diarrea;
- vomito;
- perdita dell’appetito;
- debolezza;
- letargia;
- dolore addominale.
terapia e cura
Se vengono notati uno o più sintomi sopra descritti è fortemente consigliabile prenotare una visita dal veterinario.
Quest’ultimo effettuerà un esame preliminare delle feci dell’animale al microscopio, in maniera tale da poter verificare l’effettiva presenza di ascaridi o altri parassiti al loro interno.
Fatto ciò, in caso di esame positivo, lo specialista opterà per una terapia nota come “sverminazione”.
Essa sarà basata sulla semplice somministrazione di medicinali specifici volti alla completa eliminazione dei parassiti dall’organismo.
Prevenzione: consigli utili
In casi come questi la prevenzione dovrebbe (e deve) partire dai primi mesi di vita del nostro amico a quattro zampe.
La sverminazione è il primo passo da compiere ed è importante che venga portata a termine in giovane età, in maniera tale che il cane possa sviluppare una naturale resistenza alla contrazione di questi parassiti.
Secondariamente, toccherà al padrone garantire al proprio cane una vita al sicuro da questo tipo di infezioni.
Questo potrà essere possibile facendo sì che il simpatico quadrupede viva e scorrazzi in luoghi con un livello di igiene adeguato, lontano da fonti di facile contaminazione.
Evitare che annusi troppo in giro ed evitare che possa incappare in feci di altri cani, o altri animali, può essere un ottimo consiglio di prevenzione.
Inoltre, si dovranno sempre controllare i comportamenti del proprio animale, verificandone e analizzandone i cambiamenti in maniera repentina.
A chi rivolgersi
Lo specialista a cui rivolgersi e chiedere aiuto in caso di possibile infezione da ascaridi è il proprio veterinario di fiducia.
Quest’ultimo, infatti, sarà in grado di dare rapidi consigli sul da farsi anche riguardo i comportamenti da porre in essere prima di recarsi nel suo studio col proprio cane.
Fra i consigli ci sarà sicuramente quello di raccogliere di un campione di feci dell’animale, in maniera tale da essere pronti ad un controllo più approfondito.