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Come fare per calcolare l’età del cane in anni umani, il mito (falso) dei sette anni
«Quando si tratta di amare un cane o di essere amati, non vi sono limiti di età. Nessuno è troppo vecchio o troppo giovane per amare o per essere amato.»
– (F. Douglas Bunch)
È davvero possibile che per sapere a quanti anni umani corrisponde l’età del nostro cane basti moltiplicare per 7?
Ovviamente no: i nostri amici animali invecchiano più velocemente dell’uomo ma in questo processo entrano in gioco numerose variabili che possono determinare la longevità del cane, prime fra tutte razza e taglia.

A queste si aggiungono anche caratteristiche morfologiche e anatomiche che incidono notevolmente sulla salute e sulla vita del miglior amico dell’uomo.
Conoscere bene cosa è meglio per il nostro animale, la dieta, l’ambiente e l’attenzione alla sua salute possono allungare l’aspettativa di vita del cane.
In media la vita di un cane è 1/7 di quella dell’uomo.
Forse proprio da questo rapporto nasce il falso mito secondo cui ad un anno di vita del cane corrispondono 7 anni «umani».
Questa conoscenza condivisa che per molto tempo ha tratto in inganno numerosi amanti degli animali si è rivelata non veritiera o quantomeno troppo approssimativa.
Tenendo conto delle variabili prese in considerazione è possibile risalire all’età «umana» del cane in maniera più accurata.
Ecco perché numerose associazioni di veterinari hanno contribuito a fare chiarezza sul tema stilando le linee guida da considerare per conoscere l’età del cane e rispondere al meglio ai propri bisogni.
Tabella per calcolare l’età del cane![]()

Longevità del cane in base a taglia e razza
Grandi, piccoli, minuscoli e giganti, quando si parla di cani la taglia è senza dubbio uno degli aspetti primari che riguardano l’animale.
Dai più piccoli Cani Toy ai giganti Alani o Pastori del Caucaso i nostri amici a quattro zampe presentano una vastissima varietà di forme e lo studio di ognuna di esse ha portato a scoprire sempre di più.
In generale è possibile dire che i cani di taglia piccola hanno una vita più lunga rispetto ai simili di taglia grande, implicazione dovuta al diverso metabolismo del cane.
Seguendo la tabella è possibile vedere come nei primi anni di vita dell’animale l’invecchiamento sia pressoché simile indipendentemente da dimensioni e peso del cane.
Al contrario le differenze si possono vedere negli anni successivi quando i cani di piccola taglia (meno di 10 kg) invecchiano menorispetto ai coetanei più grandi.
Dal terzo anno di vita in poi l’invecchiamento dei piccoli cani è pari a quattro anni mentre per le taglie grandi è uguale a circa cinque anni e mezzo.
Ecco perché l’aspettativa di vita di un Pastore Bernese è da considerarsi intorno ai 7 anni mentre per un Chihuahua invece attorno a 9.

La selezione naturale e artificiale che storicamente ha condizionato l’evoluzione del cane ha preservato alcune razze e ne ha fatte nascere di nuove fino ad arrivare alla moltitudine di esemplari che conosciamo oggi.
Ognuna di esse porta con sé le peculiarità che rendono unici i nostri amici a quattro zampe e molte di esse possono giocare un ruolo importante anche nella longevità del cane.
Parlando di caratteristiche fisiche sono noti i problemi di respirazione a cui devono far fronte cani con il muso schiacciato, oppure i problemi di postura di razze come Pastori Tedeschi e Labrador: tali problematiche possono ridurre l’aspettativa di vita dei nostri amici.
Sai che a determinare la longevità degli animali può essere il battito del cuore?

Ci sono teorie che affermano che tutti gli esseri viventi abbiano un numero finito più o meno uguale di battiti del cuore. Prendendo in considerazione anche la stazza – come scrive Mark Oyama, professore di cardiologia della School of Veterinary Medicine della University of Pennsylvania – la frequenza del battito cardiaco è inversamente proporzionale alle dimensioni dell’animale. Ecco perché la tartaruga ha 6 battiti al minuto ed arriva a vivere 150 anni. Il cuore del colibrì invece batte al ritmo di 600 bpm e la sua aspettativa di vita è di circa sei mesi.
Come calcolare l’età del cane dai denti
Hai trovato un cucciolo e non sai quanti mesi ha? Non sai se è il caso di dargli delle crocchette oppure ancora il latte?
Proprio i suoi denti possono correre in tuo soccorso!
Dalla dentatura infatti è possibile risalire all’età del cane in maniera piuttosto accurata poiché la comparsa dei denti e la loro usura sono aspetti comuni a tutte le razze e le taglie.
I primi denti compaiono intorno alla terza settimana di vita e sono i sei incisivi superiori e i due canini da latte.
Nel corso della settimana seguente spuntano anche gli incisivi inferiori e i canini della mandibola. Il periodo che arriva fino ai tre mesi di vita è caratterizzato dall’usura dei denti da latte che di lì a poco spariranno per far posto agli incisivi centrali definitivi (circa 4 mesi). Premolari e canini definitivi spuntano entro gli 8 mesi.
Nel giro di un anno la dentatura del cane si presenta molto bianca e con i bordi più levigati rispetto ai vecchi denti da latte.

I denti del cane possono essere d’aiuto anche per determinare l’età di cani adulti.
L’usura dei denti, in special modo degli incisivi inferiori, avviene in maniera abbastanza uniforme in tutti gli esemplari ed è per questo che rappresenta un buon indice di vecchiaia del cane.
Fino ai due anni e mezzo il logoramento del dente riguarda quasi esclusivamente gli incisivi inferiori centrali che assumono quindi una forma più quadrata. Nel giro di altri due anni anche le altre coppie di incisivi si uniformano con quelli centrali. Con l’avanzamento verso l’anzianità del cane (6-7 anni) si fa evidente anche l’usura nei denti superiori.
Come cambia l’alimentazione in base all’età del cane

Come tutti gli esseri viventi anche il cane in base alla sua crescita ha bisogno del giusto tipo di cibo e di numero di pasti per mantenere un buono stato di salute.
Questa funzione ovviamente è svolta nelle prime settimane di vita dalla madre il cui latte rappresenta la fonte di nutrimento fondamentale per il cucciolo.
Dopo la comparsa dei denti da latte (circa due mesi) il piccolo può iniziare a mangiare il giusto quantitativo di cibi solidi. È qui che avviene lo svezzamento, d’ora in poi il cucciolo ha bisogno di cibi ricchi di grassi e proteine poiché la crescita prosegue molto velocemente.
Quando ha compiuto il primo anno di età è importante determinare inoltre una routine nei pasti del cane stabilendo due appuntamenti con il cibo ad orari stabiliti. La regolarità nel mangiare ed anche una dieta variegata consentono al cane di migliorare la digestione ed il proprio benessere.
Come riconoscere l’invecchiamento del cane
Col passare degli anche i nostri amici animali iniziano a mostrare i segni del tempo. Ci sono delle caratteristiche del cane che è importante cogliere per comprendere il momento di vita del proprio animale.

Come per donne e uomini un indice di invecchiamento è la comparsa dei primi capelli bianchi, così anche per i cani: il muso grigio del cane ci dice che l’animale sta andando verso l’età anziana.
Anche il comportamento del cane può essere un segnale di avvicinamento alla terza età. Sintomi come aumento della sonnolenza o atteggiamenti meno energici e giocosi mostrano un cambiamento delle necessità del cane che si sta facendo pian piano più vecchietto.
È comunque importante per la salute dell’animale fare passeggiate regolari e piccoli esercizi non troppo impegnativi per evitare l’usura e il degrado prematuro di ossa e muscoli. Il tutto seguito dall’occhio attento del veterinario di fiducia.
Il cane più vecchio del mondo
L’invecchiamento dei nostri amici animali è più veloce del nostro e questa constatazione non può che renderci tristi. Le stime statistiche sulle quali poggiano i calcoli per convertire l’età canina in età «umana» possono però fare eccezioni.
Non di rado in effetti i cani possono superare l’aspettativa di vita media e raggiungere il rispettivo di età umane addirittura ultracentenarie!
È il caso di Maggie, bellissima esemplare di Pastore Australiano scomparsa nel 2016 alla stupefacente età di 30 anni!

Nella foto Maggie e il suo padrone Brian Mc Laren. Mancando della una documentazione ufficiale che ne attestasse l’effettiva longevità, Maggie non è potuta entrare nel Guinness World Record.
Secondo il librone dei record il primato appartiene a Max, un Beagle Bassotto Terrier deceduto nel 2013 all’età di 29 anni.
Altri cani da record
Max non è l’unico cane a comparire nel Guinness dei primati
Il cane più basso del mondo si chiama Miracle Milly ed è una Chihuahua. Il suo record è stato registrato nel febbraio 2013 con un’altezza di solo 9,65 cm.
Il cane più piccolo del mondo in termini di lunghezza non può che essere un altro Chihuahua: il suo nome e Brandy e vive a Largo in Florida vantando una mini lunghezza di 15,2 cm.
Passando da un polo all’altro andiamo a scoprire il mondo dei giganti canini
Il cane più alto del mondo è un alano dal mitico nome di Zeus. Entrato nel Guinness nel 2011 detiene ancora il record con un’altezza di 1,118 m.
Il cane più pesante del mondo ed anche il più lungo è un Mastiff di nome Zorba. Questo enorme cucciolone dalle dimensioni mastodontiche è entrato di peso nel libro dei record con 156 kg e 94 cm di lunghezza.